L’origine del termine “bracciale” viene dalla parola latina “brachile” e da quella francese “barcel”. La moda dell’uso dei bracciali da uomo risale all’antichità: i Romani indossavano un bracciale d’oro a forma di cerchio, al polso sinistro, in segno del proprio valore militare. Il bracciale per gli uomini rimase di moda fino al Rinascimento, come gioiello e segno distintivo di potere e prestigio. Con il passare del tempo questo gioiello da semplice cerchio d’oro, si è andato man mano arricchendo assumendo forme nuove in funzione dei gusti e degli stili della moda.
Oggi i bracciali da uomo sono un accessorio base della gioielleria e hanno spesso un design esclusivo, forse più che per le donne, con una manifattura e uno stile che deve essere allo stesso tempo sobrio e accattivante.
I bracciali da uomo possono essere di tipo tradizionale in oro giallo o bianco, ma esistono anche quelli più originali realizzati in oro sia black che brown. Attualmente sono molto di moda anche gli innovativi bracciali da uomo realizzati con oro misto ad argento.
L’offerta dei bracciali da uomo è pari, se non maggiore, a quella dei bracciali da donna, capace di soddisfare le esigenze di eleganza anche per l’uomo. Ma l’uomo che vuole essere elegante in che occasioni deve indossare un bracciale d’oro senza cadere nell’eccesso di sfoggio?
In genere per l’uomo la semplicità è la caratteristica base dell’eleganza, sia nel vestire che nell’indossare gioielli. Si può affermare che un uomo, di gioielli, meno ne porta e meglio è. Una grande quantità di monili d’oro risultano poco virili e non eleganti. I nostri attuali canoni estetici e di status sociale ammettono un gioiello indossato da un uomo a patto che sia un solo accessorio e portato con discrezione e buon gusto, che non sia in primo piano rispetto agli altri accessori maschili.
Un uomo dovrebbe indossare esclusivamente orologi d’oro o di marca pregiata: gli orologi sono consentiti in ogni occasione, ovviamente in stile con il tenore della situazione. Si possono indossare orologi sobri e semplici in riunioni di lavoro o incontri professionali. Se invece l’occasione è una festa in famiglia o una cerimonia importante allora l’orologio può anche avere uno stile più originale o innovativo e catturare l’attenzione degli invitati o delle invitate.
Altri tipi di gioielli, come gemelli per le camice, collane, orecchini o bracciali, vanno indossati con discrezione e senza eccedere nel numero e nella sfarzosità. Uno dei gioielli che più facilmente è consentito anche in occasioni più formali o professionali è il braccialetto d’oro. Se proprio si desidera indossarlo, deve avere uno stile classico, non vistoso e piuttosto semplice, specialmente se viene portato tutti i giorni. Indossato nella situazione giusta, come ad una festa tra amici o in un’occasione speciale, il braccialetto d’oro da uomo può anche essere più originale, è un must che gli orafi progettano in una grandissima varietà di modelli o accessori.
Se il bracciale invece è troppo appariscente può provocare invece riscontri negativi e commenti di presunzione o sfoggio di ricchezza. Infatti è assolutamente da evitare un bracciale d’oro vistoso in ambito professionale, dove potrebbe provocare antipatia e forse anche invidia, comunque un’impressione non gradevole. Un manager che indossa bracciali o altri gioielli preziosi potrebbe creare una barriera alla comunicazione con i propri collaboratori e con altri colleghi, che danneggerebbe il suo ruolo.
In questo periodo di crisi, se davvero un uomo desidera possedere un bracciale d’oro, dello stile e della grandezza che preferisce, sempre in ottemperanza alle regole del buon gusto di cui parlavamo precedentemente, può trovare una buona soluzione senza spendere ulteriori soldi in gioielleria.
Oggi esistono numerosi negozi “compro oro” in quasi tutte le città italiane, dove puoi portare vecchi oggettini d’oro avuti magari in regalo alla prima comunione e dimenticati in un cassetto e trasformare questi oggetti in danaro contante per acquistare il tuo nuovo braccialetto d’oro. Basta scegliere un negozio di fiducia che rispetti tutte le normative vigenti per l’acquisto e la vendita di gioielli usati, che siano d’argento, d’oro o di platino e il sogno di un nuovo braccialetto può rapidamente diventare realtà. In alcuni negozi puoi anche scambiare i tuoi oggetti d’oro e acquistare un braccialetto d’oro usato che ti ha colpito particolarmente. L’oro è un metallo prezioso che non si rovina mai e anche il gioiello usato ha un suo valore che perdura nel tempo.
Quando si decide di vendere degli oggetti preziosi si vorrebbe essere sicuri di ottenere il massimo. Per avere questo ci sono alcune semplici regole da seguire.
Cominciamo dividendo i vari metalli preziosi per tipo, cioè oro o argento, e per titolo.
Quindi si pesano. Per sapere quanto possono valere ci si può collegare ad un qualsiasi sito, degno di fiducia, che pubblica in tempo reale la quotazione, il fixing, stabilito dalla Borsa di Londra. Non bisogna dimenticare che il prezzo dell’oro può variare anche durante la giornata, perciò è bene controllare questo ultimo dato poco prima di recarsi al Compro Oro.
In questo modo arriveremo con una idea precisa.
Addio lui, benvenuta nuova me.
La descriverei così la mia vita ora. Una vera rinascita dopo la fine di un rapporto durato dieci anni e dal quale mi aspettavo ben altro. Un matrimonio, dei figli. Invece no.
Luca mi ha lasciata così, su due piedi, dopo tante promesse che ci eravamo fatti e una manciata di mesi dopo il tanto agognato anello di fidanzamento.
Sembrava non arrivasse mai il momento giusto. Poi, di colpo, si è presentato con l’anello. Oro bianco e tre piccoli brillanti. Ricordo ancora la gioia che ho provato. Mi sembrava il più bel gioiello del mondo, il più prezioso.
Devo però dire che quella sensazione positiva, nulla era al confronto del disgusto che provavo, dopo la rottura, nel guardare quell’oggetto.
Comprare e rivendere oro e metalli preziosi è un’attività di sicuro interesse: l’oro è da sempre un solido bene rifugio e può essere una scelta opportuna anche in termini speculativi.
Si sente spesso dire che per investire al meglio è preferibile costruire un portafoglio molto diversificato e l’oro è decisamente un bene da tenere presente a questo scopo.
Affinché il proprio investimento sia proficuo è tuttavia necessario tenere d’occhio l’andamento della quotazione del metallo, accorgimento che è di sicuro interesse anche per coloro che si apprestano a vendere gioielli o monete e che intendono trarre il massimo beneficio da questa operazione individuando la massima valutazione dell’oro.
Le attività di compro oro hanno origini decisamente lontane, risalgono al XV secolo. Da allora le cose sono cambiate, sia per quanto riguarda queste attività commerciali che per quanto riguarda economia globale. Infatti, le prime attività legate al settore dell’oro si occupavano quasi ed esclusivamente di micro credito, ovvero prestavano somme di denaro prendendo in cambio oggetti come pegno.
Un moderno negozio di oro, invece, non solo tratta la compravendita di quest’ultimo bene, ma si occupa anche di compro argento, compro/vendo monete, quotazione oro, blocco prezzo online. Insomma i campi d’azione di queste attività commerciali sono decisamente cresciuti. Ma a crescere non sono stati solamente i beni e servizi offerti dai negozi d’oro. Infatti, l’intera categoria è decisamente cresciuta. L’Istituto di ricerca Eurispes, uno dei più notevoli istituti d’indagine di marcato, ha stimato che attualmente, nel mercato Italiano, si contano circa 28 mila punti vendita di oro. Un cifra decisamente molto alta, soprattutto se si considera il giro di affari che vi è dietro che si aggira ai 10 miliardi di euro l’anno. Questi dati fanno chiaramente capite come le attività dei compro oro siano indispensabili all’attuale mercato italiano.
Andando a visualizzare l’espansione dei banchi di metallo in ogni singola regione, sempre sulla base dei dati dell’Istituto di ricerca Eurispes, si nota che il primato in questione l’ottiene il Nord Italia con la regione Lombardia, la regione che ha sul territorio il maggior numero di questi esercizi commerciali. La Lombardia è seguita dalla Toscana che si aggiudica il secondo posto e che è a sua volta seguita da: Piemonte, Lazio, Veneto, Marche, Calabria, Puglia, Sardegna, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Ma se a livello regionali il primato è del Nord Italia con la Lombardia, i dati in questione evidenziano che il primato a livello urbano è per il Centro Italia con la capitale. Roma, infatti, è la città con il maggior numero di negozi d’oro nel territorio.
Per un certo periodo di tempo molti utenti si sono tenuti a debita distanza dai negozi d’oro e dai compro argento. Questo fatto è legato ad una disinformazione che per un certo periodo ha colpito questa categoria. Si è parlato in diverse occasioni di questi esercizi commerciali ricollegandoli alla malavita organizzata. Ma questa disinformazione è stata superata dai diversi utenti che con il tempo hanno cominciato a conoscere la vera entità delle attività commerciali dell’oro, negozi a tutti gli effetti regolati dalla legge che per esercitare la loro professione devono ottenere una licenza per la vendita d’oro all’ingrosso che dev’essere rilasciata dalla Questura. Il forte sviluppo di questa categoria, regolato dalla “Nuova disciplina del mercato dell’oro”, legge 7/2000, ha ampliato il numero di cittadini che quotidianamente interagiscono con la categoria dei banco metalli.
Negli anni i negozi di compravendita di metalli nobili hanno sviluppato la possibilità di offrire diversi beni e servizi alla propria clientela, come: compro/vendo monete, quotazione oro, blocco prezzo online. La fusione tra il web e le attività commerciali in questione permettono oggi a tutti gli utenti di valutare il prezzo dell’oro, un prezzo dettato dalle Borse, mediante il web, quindi comodamente da casa. Questo consente a chiunque sia interessato di valutare giorno per giorno il prezzo dell’oro e di venderlo al momento più adatto. Per chi ha, invece, urgenza di monetizzare il velocemente mediante i propri preziosi può farlo senza alcun problema.
L’attività commerciale dell’oro sembra decisamente più gradita rispetto ad altri settori con cui concludere operazioni che prevedono la riscossione del denaro. Questo dato è legato all’aumento della valutazione del prezzo dell’oro, una quotazione che è salita negli ultimi 5 anni del 116%. Questo è il motivo che ha spinto molti italiani a concludere affari con i negozi d’oro. Una recente indagine di mercato ha anche sottolineato come il 78% degli italiani sia più propenso ad interagire con un negozio d’oro rispetto a un istituto di credito dove, per ottenere somme di denaro anche piccole, c’è bisogno di lunghe procedure.
I negozi di oro continuano ad offrire beni e servizi che si legano sempre di più alle esigenze degli italiani che per qualsiasi consulenza o azione commerciale riguardante l’oro possono controllare sul web i vari punti vendita dislocati nelle differenti città italiane.
Operazione congiunta tra la fiamme gialle di Arezzo e Napoli con oltre 25o perquisizioni. Sgominata un’associazione per delinquere con base nei distretti orafi di Marcianise, Arezzo e Valenza
CASERTA – Blitz della Guardia di Finanza nei ‘compro oro’: i militari di Arezzo e Napoli stanno eseguendo in tutta Italia oltre 250 perquisizioni e sequestrando beni per 163 milioni ad un’associazione per delinquere, con vertice in Svizzera, implicata nel riciclaggio, ricettazione, frode fiscale ed esercizio abusivo del commercio di oro.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, solo nell’ultimo anno l’organizzazione ha gestito e scambiato 4.500 kg d’oro e 11 mila d’argento. L’associazione aveva il vertice in Svizzera e bracci operativi nei distretti orafi di Arezzo, Marcianise (Caserta) e Valenza (Alessandria). E’ qui che agivano per la raccolta dell’oro gli agenti intermediari, a loro volta in contatto con una fitta rete di negozi ‘compro oro’ ed operatori del settore che erano alla base della filiera dei traffici. Tutte le forniture del prezioso metallo, ha ricostruito la Gdf, avveniva in nero, al di fuori dei circuiti ufficiali e mediante scambi di oro contro denaro contante in banconote di grosso taglio, trasportate da corrieri insospettabili usando autovetture appositamente modificate con doppifondi. Nel corso delle indagini è stata anche sequestrata una villa a Monte San Savino (Arezzo), che l’organizzazione utilizzava come base operativa, protetta e vigilata, tanto da essere ribattezzata ‘Fort Knox’.
Articolo originale: http://interno18.it/cronaca/28619/il-misterioso-mercato-dei-compro-oro-maxi-blitz-della-finanza-sequestri-163-milioni
Verrebbe da dire: “ma siamo seri, la vogliamo piantare con questi balletti voluti da una rete neurale di trading system globali?”
Oggi sono usciti i soliti dati che sembra vadano a sostenere l’ipotesi della ripresa economica USA ed ecco che si decide di interpretarli come “qui il tapering lo fanno veramente e allora dobbiamo averne paura”. Gli stessi dati, chiamiamoli “positivi”, sono usciti anche settimana scorsa e due settimane fa e tre settimane fa ecc. ma i cosiddetti “mercati” li avevano interpretati diversamente.
Ok, non voglio lamentarmi per un briciolo di volatilità in più, questa è il sale e lo zucchero del trading e l’humus vitale dei grandi speculatori e manipolatori dei mercati, Bernanke in primis. Ma a volersi mettere nei panni del piccolo investitore o piccolo trader che magari ha comprato oro in questi giorni a 1345$, un minimo di disappunto (per non dire altro) lo si prova e magari lo si esterna pure con un vaffa poderoso ma purtroppo poco liberatorio perchè non è sufficiente per toglierci dal guado della fregatura appena ricevuta.
Ricordo che tapering significa che la FED ridurrà gli acquisti di treasury e quindi i big se ne devono liberare al più presto, e allora si vende e i rendimenti aumentano. Se aumentano i rendimenti allora si torna a prendere in considerazione un ribilanciamento dei ptf per fare spazio ai bond che renderanno di più e che andranno comprati con le vendite dell’azionario che già ha dato molto (e dopo una bella correzione continuerà a dare ancora buone soddisfazioni).
Maggiore è il rendimento dei treasury e più interessante diventa anche il dollaro USA che si rivaluta indistintamente contro tutti.
L’oro ormai è figlio di nessuno e fintanto che non torneranno seri rischi di disfacimento dell’eurozona o di rialzo esagerato dell’inflazione verrà sempre venduto sui rialzi da short covering. Chiaramente ha tirato giù anche il dollaro australiano che abbiamo venduto proprio ieri (è la fortuna che ci perseguita).
ll bull market pluriennale di Wall Street è invece figlio di Shalom Bernanke e mostra una fortissima correlazione positiva con l’aumento del bilancio della FED, per cui se la FED comincia a smettere di immettere moneta nel sistema bancario tramite riduzione acquisti di carte di debito allora è giusto che anche l’azionario si prenda una bella pausa di riflessione.
Il mezzo crollo degli agricoli è l’unico movimento che non ha nulla a che fare con la storia del tapering, le semine stanno dando buoni frutti, il clima è ottimo, peccato per il mega invenduto che fa crollare i prezzi. Il WTI chiaramente in ipercomprato prende la scusa di un eccesso produttivo e di una probabile minor richiesta cinese per correggere vistosamente. Questa videata riassume bene la situazione odierna:
il nostro FTSEMIB per oggi si è salvato, performa addirittura meglio del Dax, ma magari se ne parla domani.
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Leggi altro qui http://intermarketandmore.finanza.com/oro-oil-agricoli-bond-e-e-ws-giu-57142.html
La modernità in cui viviamo oggi ci porta a compiere operazioni che nella vita quotidiana ci sono sempre state e che nel presente assumono valenze solo apparentemente differenti rispetto a quelle di un tempo. Ma che in realtà soddisfano gli stessi bisogni.
E’ il caso dei Compro oro, sorti da poco ma da sempre nell’occhio del ciclone. Inizialmente venivano visti dalla collettività come luoghi in cui compiere operazioni spesso poco lecite, come la ricettazione ed il riciclaggio di metalli provenienti da furti o comunque dalla origine incerta, visto che non venivano richieste troppe informazioni dagli addetti. . E qualche mela marcia c’è stata. Ma ora la società è matura e la collettività, stanca e piegata da cinque duri anni di crisi economica e soprattutto sociale, riesce a focalizzare l’importanza del reale servizio svolto, quello di sostegno all’economia familiare.
Il mondo è sempre stato diviso, tra l’altro, in ricchi e poveri, e le città italiane non sono da meno. Quello che i poveri (e oggi, purtroppo, anche la classe media) portavano un tempo al monte dei pegni oggi lo portano al Compro oro ed al Compro argento. E’ un modo di reperire fondi e di aiutare l’economia familiare a tirare avanti in questi tempi avari di certezze e ricchi di difficoltà. I negozi sono presenti soprattutto nelle grandi città (Roma, Milano, Torino, Napoli) e nelle regioni un tempo più floride, come la Lombardia, il Lazio, il Piemonte e l’Emilia. Al sud la presenza è più scarsa, un po’ per abitudine un po’ per diffidenza.
I negozi assolvono quindi alla funzione di integrare i redditi delle famiglie, così duramente provati dalla lunga fase di recessione. L’oro, ed una volta l’argento o altri monili, esercita la funzione di bene-salvaguardia, da utilizzare in caso di necessità poiché ha sempre un mercato attivo e favorevole e quindi si può agevolmente trovare un acquirente in qualsiasi momento. Tale sembra essere il pensiero dominante degli italiani, ma il fenomeno è esploso in tutta Europa, oggi. In questo senso, la collettività sembra aver scavalcato l’antico pregiudizio che dipingeva questi esercizi commerciali come luoghi in cui il malaffare era l’unico scopo del business.
E non dimentichiamoci del compro/vendo monete e che l’acquisto di metalli, più o meno preziosi, è stata un’attività sempre praticata nelle economie occidentali. Basti pensare alla diffusione, fino a qualche tempo fa, del banco metalli. Un’attività, quindi, che è sempre stata svolta nelle economie sviluppate, in quanto fa parte, come tante altre, della compra-vendita di beni più o meno preziosi e quindi, per steso, del commercio in generale.
Tanto più che oggi gli italiani hanno anche un altro strumento da utilizzare, e cioè la quotazione online del valore dell’oro, dato imparziale e che garantisce trasparenza verificata nel business. In questo modo è possibile scegliere il momento giusto in cui uscire allo scoperto e vendere il prezioso metallo realizzando il corrispettivo desiderato. Una recente innovazione tecnica consente anche il blocco prezzo online, per vendere ad un prezzo certo e garantito per un periodo di tempo. Ovviamente se l’esigenza impone, invece, di monetizzare immediatamente si prenderà il prezzo che viene offerto e si scommetterà sul fatto che sarà molto poco probabile, da lì a breve, realizzare un importo maggiore. In fin dei conti, questo come tutti gli altri business viene regolato dalla soddisfazione di un bisogno più o meno urgente e dalla basilare legge di mercato che regola l’equilibrio tra domanda e offerta di quel determinato bene. In fondo, la quotazione oro è un valore orientativo attorno a cui scegliere il momento giusto.
A spazzare via la diffidenza verso questo tipo di compra-vendita, più che l’ approfondimento, ha contribuito lo stato di necessità che ha permesso agli italiani di avvicinarsi e di comprendere l’utilità della vendita di metalli preziosi. Che può essere anche utilizzata come indicatore economico. L’oro, di solito, è all’inverso del petrolio, quando scende uno sale l’altro. Analizzando i flussi e le tendenze si può riuscire quindi a verificare in anticipo determinati indicatori economici, come ad esempio il prezzo della benzina.
I negozi compro oro inoltre ci offrono un ulteriore ancora di salvataggio, alcuni di loro infatti permettono di aprire un negozio in franchising. Per saperne di più e decidere se entrare a far parte di questo mondo in continua espansione, è possibile consultare la pagina http://www.apesodoro.com/compro_oro_franchising.php, le occasioni esistono, bisogna saperle vedere e cogliere al volo!
Le radici del Mercato Veneto dell’Oro, azienda che opera nel settore della compravendita di oro e metalli preziosi, affondano in una realtà d’impresa che i suoi soci fondatori hanno avviato nel lontano 1991. Epoca, in cui questa tipologia di attività era ancora assai limitata e si basava su un forte rapporto fiduciario con una ristretta clientela. É nel 2003 che il Mercato Veneto dell’Oro assume la sua attuale denominazione ed apre le sue prime sedi a Padova (dove venne fondata la società) e in altre città dell’Emilia Romagna e del Veneto. Una realtà del mercato di sapore quasi pionieristico, che si é consolidata nel tempo con nuove aperture, sino all’intuito più recente, che ha portato l’azienda a strutturare una rete di franchising, alla quale si sono aggregati, in poco tempo, ben 14 negozi “affiliati”.
Ad oggi si presenta sul mercato come una delle più lunghe e solide esperienze e con una storia. Un fatto che le consente di avere una posizione vantaggiosa, rispetto alle organizzazioni, che dei metalli preziosi fanno solo attività di trading finanziario.
Il successo registrato anche in questo travagliato 2011, che ha visto la società crescere sia come numero di punti vendita, sia come fatturato (si avvia a superare il traguardo dei 15 milioni di euro), con 11 nuovi affiliati, si pone alla base di nuovi ambiziosi programmi di sviluppo. Ed anche in questa fase, la selezione e la formazione del personale operativo, all’interno dell’azienda e presso i negozi affiliati, sarà sempre uno dei valori più significativi della società.
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